Riflessologia plantare: che cos’è, tecniche e benefici
La riflessologia plantare è stata rivalutata recentemente e utilizzata in molti centri estetici. Essa si divide in diverse tipologie in base alla zona del corpo sulla quale si va ad intervenire.
Si può praticare la riflessologia sulle mani, orecchie, sul viso, ma quella più diffusa è la riflessologia plantare. Considerata uno dei trattamenti piedi più efficaci per il nostro organismo, motivo per cui tratteremo l’argomento in quest’articolo.
Vedremo nel dettaglio che cosa s’intende per riflessologia plantare, benefici, costi, chi può praticarla e quali sono le possibili controindicazioni. Alla fine di quest’articolo ne avrai un’idea chiara e magari andrai a fare questo trattamento con una consapevolezza maggiore avendo scoperto a cosa serve ed i vantaggi.
Che cos’è la riflessologia plantare: vediamo la sua storia
La riflessologia plantare ha origini molto antiche, risale a 5000 anni fa. Ci sono molte testimonianze che ne attestano il suo uso, ad esempio quelle provenienti dalla Cina, India, Egitto e successivamente in America.
Da noi, in Occidente la riflessologia plantare è pervenuta solo agli inizi di questo secolo per merito del Dott. William Fitzgerald (1872-1942), chirurgo otorinolaringoiatra americano, da considerare il padre di questa disciplina moderna, che in quegli anni era conosciuta con il nome di “terapia zonale”.
Che cosa s’intende per riflessologia plantare?
Essa è una pratica della medicina alternativa, grazie alla quale è possibile, per mezzo della stimolazione e il massaggio di determinati punti dei piedi, rivitalizzare il corpo, ridurre e talvolta risolvere i disturbi più diffusi.
Come si esegue?
La riflessologia plantare non è solo un massaggio, ma è una tecnica manuale di stimolazione, con il semplice uso delle mani dell’operatore, dei cosiddetti “punti riflessi”, che sono stati nel tempo mappati.
La stimolazione è eseguita principalmente mediante movimenti basculanti del pollice, digitopressioni, sfregamenti, pompaggi e, raramente, con l’utilizzo di particolari “bastoncini”. Dal punto di vista scientifico il funzionamento della riflessologia non è ancora del tutto compreso, ma sono stati proposti diversi modelli di trasmissione del messaggio.
Cosa si cura con la riflessologia plantare: i benefici e chi può farla
Il beneficio maggiore di questa tecnica è il relax che si prova nel mentre e dopo a livello fisico ed anche emotivo (eliminando quelle che sono le energie negative), ma questo non è l’unico anche se è quello che la maggior parte delle persone sono solite associare a questa tecnica.
La riflessologia risolve anche problematiche: neurologiche, endocrine, gastroenteriche, nefrologiche, oncologiche, ginecologiche, osteoarticolari, autoimmuni.
Altro scopo è quello di energizzare il corpo, alleviare la tensione alla schiena e molti altri dolori. Questa tecnica è indicata per persone di ogni età, dai bambini agli anziani. Soprattutto questi ultimi trovano molto efficace per alleviare i dolori che sono provocati da artriti e reumatismi.
Chi può praticare la riflessologia plantare?
La riflessologia plantare è una tecnica, un massaggio che può essere praticato da un esperto di riflessologia plantare, un terapeuta che utilizza le dita delle proprie mani per svolgere il trattamento, senza dover ricorrere all’uso di lozioni particolari oppure oli.
Costi e durata del trattamento
Il prezzo può essere leggermente superiore per la prima seduta, a volte anche 100 euro, dove il riflessologo fa l’anamnesi e cerca di capire le problematiche del paziente. La durata dell’incontro in questo caso può arrivare anche a un’ora.
Per quanto riguarda la durata di una seduta, più o meno si parla di 30 minuti e costa circa 50 euro anche se il prezzo può variare da centro a centro e da un professionista ad un altro. Il range di solito va da 40 a 80 euro.
Controindicazioni ed effetti collaterali
La riflessologia plantare non ha particolari effetti collaterali e controindicazioni, ma è sconsigliata per le donne in gravidanza e durante il ciclo mestruale. Si consiglia, inoltre, di effettuare il trattamento lontano dai pasti e di non trattare soggetti particolarmente agitati o nervosi.