Ritenzione idrica gambe: cause, rimedi e come eliminarla
La ritenzione idrica è un problema prevalentemente femminile che interessa soprattutto gambe, cosce e glutei e che può causare un fastidioso senso di pesantezza e gonfiore, nonché cellulite e ristagno liquido. Ma quali sono i rimedi più efficaci per combatterla?
Ecco i consigli utili per eliminare la ritenzione idrica delle gambe.
Quali sono le cause della ritenzione alle gambe?
Tra le cause più frequenti troviamo:
- alimentazione – una dieta troppo ricca di sale, proteine e alcolici, soprattutto se accompagnata da una scarsa idratazione quotidiana, rallenta il processo diuretico e favorisce l’accumulo di liquidi;
- stile di vita – uno stile di vita particolarmente sedentario può influire negativamente sulla circolazione linfatica, responsabile della rimozione di liquidi e tossine in eccesso;
- sovrappeso – la ritenzione idrica non causa un aumento di peso; tuttavia, il sovrappeso e l’obesità sono condizioni che rallentano la diuresi, influendo quindi sul ristagno dei liquidi e favorendo l’insorgenza della ritenzione idrica;
- fumo;
- consumo frequente o eccessivo di bevande alcoliche e/o zuccherate (cocktail, birra, tè, caffè zuccherato, succhi di frutta, etc.);
- gravidanza;
- indossare frequentemente abiti stretti e tacchi alti, soprattutto se costretti a stare in piedi per tanto tempo;
- assunzione della pillola anticoncezionale;
- assunzione di alcuni tipi di farmaci – come quelli contro la pressione alta o il cortisone;
- malattie, patologie e infiammazioni – alcune malattie e patologie possono portare alla formazione di un edema, cioè ad un accumulo di acqua. In questi casi è importantissimo consultare un medico specialista, poiché questo edema può avere rischi e implicazioni diverse dalla fisiologica e normale ritenzione idrica.
Le cause principali della formazione della ritenzione idrica sono soprattutto uno stile di vita sedentario e un’alimentazione sbilanciata. Per ridurre il ristagno dei liquidi e migliorare la circolazione è, quindi, necessario seguire una dieta varia ed equilibrata, fare movimento e tonificare i muscoli.
Le cinque tipologie della ritenzione idrica:
Esistono cinque tipologie di ritenzione idrica e sono le seguenti:
- Ritenzione alimentare: causata da alimentazione ricca di sale o da intolleranza al lattosio;
- Ritenzione idrica circolatoria: dovuta a un cattivo funzionamento del sistema venoso e linfatico;
- Ritenzione da farmaci: derivante da abuso di farmaci come antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva (menopausa) e contraccettivi;
- Ritenzione secondaria: legata a patologie gravi (insufficienza renale e cardiaca, patologie alla vescica o al fegato, linfedema, ipertensione arteriosa);
- Può anche essere causata da condizioni di insulino-resistenza: l’insulina infatti esercita azioni sodio-ritentive. Questa condizione può avere origine genetica ed è correlata al metabolismo glicemico.
I rimedi naturali per eliminarla
Una cosa positiva bisogna dirla, oggi eliminare la ritenzione idrica alle gambe è possibile. Il lavoro deve essere combinato perchè si deve andare ad agire sia sul drenaggio dei liquidi in eccesso sia sulla circolazione che sul sistema linfatico per eliminare quei fastidiosi liquidi in eccesso. Procedimento utilissimo per risolvere gli inestetismi della cellulite, essendo il ristagno interstiziale uno dei principali cofattori del fastidioso inestetismo.
Acqua e molecole infatti dovrebbero essere filtrate regolarmente dai capillari sanguigni verso i tessuti dove portano ossigeno e nutrimento, per poi essere raccolte dai capillari linfatici, ma questo non avviene se abbiamo a che fare con la cellulite.
Per combatterla e conseguenza gli inestetismi della cellulite infatti, servono delle sostanze che siano in grado di regolare la permeabilità capillare migliorando il tono venoso ma non solo. Bisogna lavorare anche per contrastare l’infiammazione e il danno ossidativo, perché quando la rete dei capillari filtra di più di quello che dovrebbe, si attiva una risposta infiammatoria, che, a lungo termine, porta ad un‘infiammazione nella matrice extracellulare e alla fibrosi.