Guida alla tricopigmentazione capelli: come funziona, costi e durata
Oggi la tricopigmentazione è un trattamento estetico che viene anche chiamato pigmentazione del cuoio capelluto. Una tecnica moderna che permette, a chi ha problemi di calvizia, di mascherarla in modo del tutto naturale.
Vediamo nel dettaglio che cos’è la tricopigmentazione dei capelli, come si effettua, quali sono i costi, chi può fare il trattamento e quali sono le controindicazioni.
Chi può fare tricopigmentazione?
La procedura di tricopigmentazione, al pari della micropigmentazione, può essere realizzata da operatori certificati e autorizzati, che hanno ricevuto una formazione adeguata rispetto all’esecuzione di questo trattamento. Gli operatori possono essere dermatologi, medici estetici oppure anche estetisti.
Che cos’è la tricopigmentazione?
La Tricopigmentazione deriva dalla micropigmentazione estetica e paramedicale e permette di inoculare una minima quantità di pigmento nello strato superficiale del derma del cuoio capelluto. Ormai riconosciuta a livello mondiale, la dermopigmentazione capelli, viene considerata come una delle soluzioni estetiche immediate dai maggiori esponenti della chirurgia delle calvizie (perdita-caduta capelli) e dai più famosi dermatologi italiani.
È da considerarsi dunque, anche una tecnica alternativa ad altre soluzioni, quali il trapianto di capelli o il rinfoltimento dei capelli non chirurgico (protesico).
È una tecnica che consente di mascherare la calvizie in maniera più adatta a seconda della situazione da trattare (per esempio dando il cosiddetto effetto rasato), è reversibile, anallergica e biocompatibile grazie all’impiego di pigmenti specifici in grado di essere fagocitati dall’organismo.
Come funziona la tricopigmentazione?
Un trattamento di Tricopigmentazione richiede circa 3-4 sedute così suddivise:
- Prima seduta (Ricostruzione del Design-Scalp e Pigmentazione Equidistante);
- Seconda seduta (subito dopo un giorno per aumentare la densità);
- Terza seduta (dopo circa 30-40 giorni);
- Quarta seduta (dopo 30 giorni dalla terza).
La quarta seduta permette di intervenire sulla densità della Tricopigmentazione e rimane a discrezione dell’operatore oppure alla richiesta esplicita del cliente dopo essersi confrontato con l’operatore.
Tricopigmentazione dopo anni: quanto dura il trattamento?
Un trattamento di Tricopigmentazione capelli si mantiene in buone condizioni più o meno dai 6 ai 18 mesi. La durata del colore e dell’effetto rasato o di infoltimento può variare in base al tipo di pelle, alla tecnica applicata per il trattamento, alla zona da pigmentare e al pigmento utilizzato.
Costi della tricopigmentazione
I costi differiscono anche in base a ciò che il tricopigmentista deve effettuare. Se si tratta di realizzare un intervento in alcune zone sparse del capo ovviamente i costi saranno inferiori ad un trattamento integrale o comunque in zone molto estese. Le cifre differiscono anche in base al professionista a cui si sceglie di affidarsi, o al centro a cui ci si rivolge.
Se si tratta di un centro di una certa fama possibilmente i costi saranno un po’ più elevati, ma quello che è importante considerare nella scelta è soprattutto la professionalità e l’affidabilità degli operatori.
Controindicazioni estetiche della tricopigmentazione
E’ importante ricordare che il pigmento specifico da Tricopigmentazione simula il colore della cheratina, e presenta una tonalità grigio-cenere. A seconda del colore dei capelli del cliente e della sua pelle, è possibile modificare il colore del pigmento, adattandolo alle diverse esigenze, variando dal biondo scuro, fino ad arrivare al bruno.Di conseguenza, le seguenti categorie sono escluse dal trattamento:
- persone con i capelli biondo platino;
- persone con i capelli rossi;
- persone con i capelli completamente bianchi.
La ragione di questa scelta è che se questi individui si rasassero, i capelli non mostrerebbero la tonalità della cheratina.
Inoltre affinché il trattamento porti ai risultati è importante che la pelle del cuoio capelluto sia completamente sana al momento della seduta. Vi sono delle condizioni che affliggono il cuoio capelluto, in presenza delle quali tali requisiti sono messi a rischio.
La dermatite seborroica, ad esempio, è una patologia che colpisce in particolare le zone del corpo ricche di ghiandole sebacee, quali il cuoio capelluto. Si presenta, in un primo stadio, sotto forma di desquamazione della cute e arrossamento. Solo in alcuni casi si registra la presenza di squame untuose e giallastre, eritema, o piccole croste.
Altre patologie del cuoio capelluto, quali psoriasi e follicoliti, rappresentano controindicazioni assolute alla Tricopigmentazione. In tali situazioni non può essere eseguito il trattamento.
Conclusioni
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