Come funziona il pressomassaggio o pressoterapia? Scopri quante sedute fare per ottenere benefici
Il pressomassaggio è una tecnologia estetica molto utilizzata nei centri estetici. Oggi è un valido rimedio per liberarti da cellulite e pesantezza nelle gambe.
Vediamo in quest’articolo come funziona il pressomassaggio, quante sedute si devono fare per ottenere benefici e vedere i primi risultati.
Che cos’è il pressomassaggio?
Oggi il pressomassaggio è un trattamento che può sostituire il classico drenaggio linfatico manuale. Esso si basa sull’esercitazione di una pressione meccanica attraverso un apparecchio che la va ad esercitare sulle zone da trattare: pancia, gambe e ventre.
In tal modo si va a riattivare la circolazione sanguigna e si contribuisce quindi al riassorbimento degli edemi e dei liquidi interstiziali.
A cosa serve il pressomassaggio?
La pressoterapia o pressomassaggio ci consente di eliminare e liberarci quindi delle tossine e dei grassi, portando questi ultimi fino agli organi del nostro corpo che si occupano dell’eliminazione.
Ti starai chiedendo come tutto ciò è possibile? E’ grazie alla pressione generata dai muscoli in movimento e dalla pressione del sangue pompato dalle arterie che avviene questo processo.
Il pressomassaggio ha la funzione di drenare il fluido e migliorare anche quello che è l’aspetto estetico della parte trattata, oltre a comportare una serie di benefici per l’organismo.
Pressomassaggio: ecco come funziona
Le parti da trattare vengono inserite in bracciali e gambali in cui viene insufflata aria a intermittenza in due fasi fino a gonfiarli gradualmente. La prima fase di compressione, durante la quale l’aria viene rilasciata all’interno dei terminali (nome tecnico delle sacche) mentre nella seconda fase l’aria viene rilasciata. La durata delle fasi è di pochi secondi e vengono ripetute in serie.
Grazie a questo sistema si va a stimolare la circolazione sia linfatica che venosa aiutando il riassorbimento del liquido interstiziale, migliorando il drenaggio e agendo su vasi e gangli linfatici con l’aggiunta di un effetto analgesico e rilassante per il riassorbimento dell’edema.
Il pressomassaggio è particolarmente indicato per trattare problemi linfatici, edemi cellulite, pelle a buccia d’arancia, striature, gonfiore localizzato, costipazione, ritenzione idrica, cattiva circolazione periferica, sensazione di pesantezza e stanchezza alle gambe anche durante la gravidanza, malattie neurologiche come l’emiplegia e la paraplegia, recupero post-partum, dopo interventi chirurgici, dopo interventi di liposuzione e per la prevenzione delle vene varicose.
Chi non può fare il pressomassaggio?
Il trattamento di pressomassaggio è sconsigliato nei seguenti casi:
- chi soffre di tromboflebiti
- chi ha subito interventi per innesto di pelle
- in presenza di infezioni e dermatiti nella zona da trattare
- chi soffre di insufficienza arteriosa o cardiaca
- donne in gravidanza nella zona dell’addome
- chi soffre di vene varicose.
Quanto dura il trattamento e dopo quanto i primi risultati?
Solitamente il trattamento ha una durata che può oscillare dai 20 ai 40 minuti con risultati che sono visibili dalla quarta alla quinta sessione e può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno.
Per aumentare quelli che sono i benefici e quindi i risultati si consiglia il bagno turco, in tal modo si favorisce una maggiore penetrazione dei principi attivi dei bendaggi o dei cataplasmi.
In caso di pesantezza delle gambe ti consigliamo l’acquisto di un cofanetto con gel crio 03 rinfrecsante.