Round Three: Conservanti Parabenici VS Conservanti Naturali
Qualsiasi prodotto che contenga acqua necessita di conservanti per evitare la proliferazione di micro-organismi. Quest’ultimi non solo danneggiano il prodotto, ma possono essere nocivi per la salute del consumatore. Vediamo insieme quali conservanti sono i migliori!
A cosa servono i conservanti?
I conservanti sono un ingrediente fondamentale per i cosmetici. Essi hanno la funzione di evitare che all’interno del cosmetico si sviluppino batteri, muffe, lieviti o altri ospiti indesiderati.
Non si tratta di sostanze “innocue”. Infatti tutti i conservanti sono – chi più chi meno – potenzialmente irritanti. Ecco perché è importante scegliere il conservante più adatto a noi, sempre rispettando le sue percentuali d’uso.
Grazie ai conservanti possiamo tenere i nostri cosmetici tranquillamente a temperatura ambiente per un certo numero di mesi (che varia a seconda del tipo di conservante), senza preoccuparci che vada a male.
Se i cosmetici non avessero nessun tipo di conservante in formulazione, avrebbero vita assai breve. Andrebbero conservati in frigo e consumati entro pochissimi giorni. Sarebbe molto molto scomodo, non trovi?
I conservanti sono quindi estremamente utili! Bisogna però, come abbiamo già detto, saper scegliere quali utilizzare: i conservanti parabenici o quelli naturali?
Conservanti parabenici
Nel mercato dei cosmetici tradizionali, dei farmaci, degli alimenti e perfino delle bevande, i conservanti più utilizzati sono i parabeni.
I parabeni sono sostanze utilizzate, da oltre 50 anni, come conservanti per le loro proprietà battericide, fungicide, antiossidanti e antifermentative. Queste proprietà consentono di rallentare il processo di decomposizione dei prodotti in cui viene inserita la loro miscela, garantendo un più lungo periodo di conservazione.
I più utilizzati sono i metil-, etil-, propil-, butil-, isobutil- e benzilparaben.
Il loro largo uso è “giustificato” da molteplici ragioni: il basso costo, l’efficacia bio-tecnologica, l’impiego decennale… sono tutti fattori che spiegano perché l’uso dei parabeni sia molto comune in diversi ambiti merceologici.
Nonostante l’uso così diffuso, negli ultimi anni i parabeni sono sotti i riflettori e il loro utilizzo sembra essere diventato molto più controverso.
Dal 2005, infatti, la legge sui cosmetici dichiara che la concentrazione massima di parabeni consentita all’interno di un prodotto NON può superare lo 0,2%. Questa percentuale è stata testata e risulta non essere dannosa.
Il problema non è tanto nella concentrazione di parabeni all’interno di un solo cosmetico, ma quello 0,2% di tutti i cosmetici che utilizziamo nella normale quotidianità: lo 0,2% di parabeni nel bagnoschiuma, lo 0,2% nello shampoo, nel balsamo, nel dentifricio, nella crema viso, nel siero, nel contorno occhi, nella crema corpo…
Ogni giorno applichiamo sulla nostra pelle la somma di tutte queste percentuali. E in ambito estetico la percentuale si alza, perché le Professioniste sono sempre a contatto con tutti i parabeni contenuti nei cosmetici che utilizzano.
Esiste un’alternativa naturale?
Sarai contenta di sapere che sì, esiste. E non solo è un funzionale conservante naturale, ha anche ottime proprietà eudermiche.
Nei CosmecEtici® Beautech abbiamo sostituito i conservanti parabenici con la preziosa Vitamina E: utilizzata come antiossidante nella composizione, ma anche come attivo anti-invecchiamento per la pelle.
Si tratta di una vitamina liposolubile, quindi solubile in olio. La sua azione antiossidante si combina molto spesso con quella della Vitamina C e si esplica in particolar modo nei confronti dei grassi della pelle (lipidi cutanei) e degli oli sensibili all’irrancidimento.
La Vitamina E viene utilizzata anche come rassodante cutaneo, utile a mantenere le fibre del tessuto connettivo in condizioni ottimali. Ma la sua azione più nota è quella anti-age. Grazie alla sua natura lipofila, la Vitamina E è particolarmente affine alla pelle e agisce impedendo la degradazione degli acidi grassi che costituiscono le membrane cellulari.
Quindi, viva le vitamine!