Final Round: Tensioattivi VS Oli Vegetali
La detersione è un gesto quotidiano, ma se non si usano prodotti adeguati si trasforma in attentato all’integrità della cute. Chi deterge realmente, i tensioattivi o gli oli vegetali? Ma soprattutto, cos’è meglio per la nostra pelle e quella delle nostre ospiti.
La storia della detersione
I primi utilizzi documentati di saponi, o miscele simili, sono di popoli come Babilonesi e Sumeri, seguiti poi dagli antichi Egizi. Si trattava di saponi di ottima qualità, perché avevano a disposizione solo materie prime completamente naturali, come gli oli vegetali.
Essi infatti sfruttavano la capacità dell’olio di creare un’emulsione naturale a contatto con l’acqua calda in grado di catturare lo sporco senza aggredire la pelle; anzi, nutrendola.
L’Hammam, ad esempio, è il rituale di detersione delle popolazioni berbere, tutt’ora in uso. Avveniva e avviene utilizzando come detergente il savoir noir, ottenuto dalla macerazione di olive, combinato al vapore acqua caldo del bagno turco.
Sono infatti i berberi i veri saponificatori della storia. Famoso ancora oggi, il sapone d’Aleppo, una miscela di Olio di Oliva e foglie d’Alloro. Un tipo di detersione naturale che rispetta il film idrolipidico della pelle… da millenni.
Poi arrivò la schiuma!
Con la produzione industriale di sapone e bagnoschiuma, però, tutto è cambiato.
Oggi il bagnoschiuma fa tutto tranne lavare. Perché, nella maggior parte dei casi, i detergenti prodotti industrialmente non fanno altro che “tappare” i pori della pelle, anziché detergere.
Un fenomeno figlio del boom economico, che punta tutto sui profumi forti, sui colori accesi e sulla schiuma. Tanta tanta schiuma. Un’illusione che mette sulla nostra pelle derivati del petrolio e altre sostanze inutili e dannose.
“Se fa schiuma lava, se non fa schiuma non lava!”
Quante volte abbiamo detto o sentito questa frase?
La maggior parte dei prodotti detergenti che utilizziamo, quando vengono a contatto con l’acqua producono molta schiuma. Ed è per questo motivo che siamo abituati a pensare che un buon detergente – sia esso uno shampoo, un bagnoschiuma o un gel detergente viso – abbia un effetto lavante maggiore quando produce grandi quantità di schiuma. Non solo. La produzione o meno di schiuma durante un lavaggio diventa un metro di giudizio sulla qualità del prodotto che stiamo utilizzando. Tant’è vero che un sapone che produce tanta schiuma è considerato migliore perché “pulisce di più”, rispetto ad uno che ne produce meno.
Tutta colpa dei tensioattivi
I responsabili della formazione della schiuma sono i tensioattivi. La loro composizione è tale da produrre schiuma quando vengono a contatto con l’acqua, permettendo a grasso e sporco di sciogliersi e poi scivolare via con il risciacquo.
Non dimentichiamoci, però, che anche pelle e cuoio capelluto sono protetti da uno strato protettivo molto simile al grasso. Di conseguenza, utilizzando tensioattivi che producono molta schiuma, si rischia di intaccare anche la nostra barriera cutanea.
I tensioattivi più comuni utilizzati nei detergenti sono Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES). Molto economici, producono tantissima schiuma: due caratteristiche che li rendono molto usati nei prodotti per la detersione come bagnoschiuma, doccia schiuma, shampoo, saponi, detersivi, ecc.
Volendo, possono derivare anche da materie prime vegetali come olio di palma o di colza, ma sono comunque – ad ogni modo – poi sottoposti a un processo chimico.
Il Sodium Laureth Sulfate, come indica il suffisso -eth, è un etossilato, ossia un prodotto a cui sono state aggiunte alcune molecole di ossido di etilene, un derivato del petrolio.
SLS e SLES: sono pericolosi?
Benché sia stata smentita la notizia che indicava SLS e SLES come cancerogeni, ci sono comunque ancora molti dubbi e preoccupazioni sul loro uso.
Sono infatti due tensioattivi piuttosto aggressivi perché, insieme allo sporco, tendono a “lavare via” anche buona parte dello strato lipidico di protezione della pelle, rischiando di debilitare l’equilibrio idrolipidico dell’epidermide.
Avete mai notato la pelle secca una volta uscite dalla doccia o una sensazione di prurito? Ecco, quello è l’esempio più palese della presenza di tensioattivi nel detergente utilizzato. Ciò accade proprio perché – come già detto – viene leso anche il “sistema barriera” dell’epidermide. La conseguenza è una perdita d’acqua trans-epidermica, anche dopo il lavaggio, che porta alla disidratazione.
Inoltre, sono sostanze alcaline e tendono a rendere temporaneamente basico il pH della pelle, alla quale occorrono diverse ore per riportare tutto alla normalità.
Allo stesso modo, questo discorso riguarda anche i capelli. Uno shampoo troppo “estremo” non soltanto tende a disidratare il cuoio capelluto, ma crea anche l’effetto contrario a quello voluto. La cute, infatti, sentendosi “scoperta”, tende a produrre più sebo per ricostruire il proprio film lipidico e questo porta i capelli ad essere ancora più grassi. Motivo per cui tendiamo a lavarci i capelli così spesso.
Beautech, però, è tornata a scavare nel passato, recuperando le antiche tradizioni che vogliono l’utilizzo di Oli Vegetali come naturali alleati della nostra detersione.