Fanghi drenanti e riducenti per combattere la cellulite: usi e controindicazioni
La pelle a buccia d’arancia è un inestetismo che si manifesta quando la microcircolazione sanguigna è in affanno e finisce con l’ingolfarsi fino a far soffrire il tessuto adiposo sottocutaneo. L’uso di fanghi drenanti può rivelarsi un utile strumento per drenare e ridurre gli effetti della cellulite.
Cosa sono i fanghi anticellulite?
I fanghi anticellulite, come dice la parola stessa, sono fanghi che hanno una forte azione mirata a contrastare gli inestetismi della cellulite, la pelle a buccia d’arancia, le adiposità localizzate. Sono impiastri a base di argilla, acqua generalmente termale, oligoelementi, alghe e oli essenziali.
Usati fin dall’antichità per depurare la pelle, i fanghi in argilla anticellulite possiedono la proprietà di rilasciare principi attivi che migliorano il microcircolo, attivano la tonificazione dei vasi, e in base alla temperatura di applicazione, svolgono diverse attività. Vediamone meglio la composizione e le proprietà.
Cosa fanno i fanghi per la cellulite?
I fanghi anticellulite si ottengono mescolando acqua termale, una componente solida (spesso argilla, ma anche torba) e principi attivi funzionali. Sono una coccola da non lasciarsi sfuggire, hanno effetti benefici su tutto l’organismo (umore compreso), migliorano la microcircolazione e attenuano il ristagno di liquidi.
Come si usano i fanghi anticellulite?
Come utilizzare i fanghi anticellulite per migliorare l’aspetto della pelle in punti critici come gambe, glutei e pancia? Ecco come applicarli: segui le istruzioni per l’uso.
- Prepara e ossigena la pelle
Con l’apposito guanto di crine inumidito, fai un bello scrub alla pelle, massaggiando in senso circolare, per aprire i pori e rimuovere le cellule morte. Concludi con una breve doccia tiepida. A questo punto, applicare i fanghi sulla pelle pulita, senza residui di creme che impedirebbero la penetrazione efficace dei principi attivi. - Applica il fango
Di solito va utilizzato caldo, nelle zone che devono essere trattate. Stendi l’impasto con un pennello piatto a setole morbide, tirando dolcemente. Poi massaggia con gesti circolari, per favorire l’azione terapeutica del fango. - Isola bene
Il fango funziona meglio se è a stretto contatto con la pelle: quindi è utile avvolgere le parti ricoperte con una pellicola per alimenti, in modo tale da far penetrare per bene i principi attivi. - Amplifica l’effetto sauna
Puoi potenziare l’efficacia dei fanghi indossando anche una guaina in tessuto isolante. Un’alternativa casalinga, a costo zero, può essere rappresentata da un vecchio paio di pantaloni da tuta pesanti. Il fango deve restare in posa dai 15 ai 40 minuti, a seconda del prodotto e della zona trattata. Controlla il tempo consigliato sulla confezione del fango e non oltrepassarlo. - Risciacqua accuratamente
Esaurito il tempo di posa, sciacqua nella vasca da bagno o con asciugamani bagnati e caldi. Poi fai una doccia tiepida per togliere il resto del fango. - Sfrutta l’effetto booster
Dopo il trattamento e la doccia, la pelle è particolarmente ricettiva per assorbire i principi attivi di un cosmetico anticellulite. Utilizza una crema o un gel specifici.
Quante volte alla settimana si possono fare i fanghi?
In media si consiglia di usare i fanghi a giorni alterni (per, circa, quattro giorni a settimana) nei primi quindici giorni di trattamento. In seguito l’applicazione si dimezza per le successive due settimane. Infine, per mantenere i risultati raggiunti, basta utilizzare i fanghi solo una volta a settimana.
Funzionano i fanghi drenanti e riducenti?
L’efficacia di questi trattamenti è stata ben dimostrata. È bene chiarire però che agiscono solo a livello estetico; i principi attivi del fango, infatti, non sono in grado di eliminare gli strati di adipe e grasso che si accumulano sotto la pelle. La loro azione è prevalentemente superficiale, ma anche le persone che devono perdere molti chili possono trarre giovamento da questi trattamenti estetici.
Benefici dei fanghi anticellulite
I fanghi contro la cellulite, oltre a contrastare gli inestetismi e la pelle a buccia d’arancia, esercitano numerosi benefici anche a livello funzionale:
- Azione tonificante: i fanghi per la cellulite sollecitano il microcircolo, il calore dell’argilla e la componente di olii essenziali svolgono un’azione sinergica vasotonica, potenziando la resistenza delle pareti vasali.
- Azione antiedemigena: riducono la permeabilità delle pareti cellulari, contrastando così la formazione di ristagni interstiziali, edemi dei tessuti, grazie alla presenza di principi attivi come l’escina.
- Azione elasticizzante: l’argilla in sé possiede la proprietà di rilasciare la sua componente minerale che ossigena i tessuti, li arricchisce di nuova linfa e li rende più elastici, assorbendo nel contempo gli eccessi di liquidi.
- Azione detossinante: il fango per la cellulite se caldo favorisce la sudorazione, con effetto di scambio osmotico e la graduale eliminazione delle tossine.
Controindicazioni dei fanghi drenanti e riducenti per la cellulite
Chi non può fare i fanghi? Nei pazienti con insufficienza venosa degli arti inferiori si sconsiglia l’applicazione dei fanghi in sede malleolare. La fangoterapia estesa è controindicata ai pazienti con severa insufficienza cardiaca o renale o epatica oppure in caso di insufficienza venosa.